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Ettore Bassi sul suo profilo Instagram
Ha iniziato proprio oggi con “Le tre corde”, brano tratto da “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, per poi <<proseguire con Leopardi (“un brano tratto da Le Operette Morali e un passo dello Zibaldone”), Manzoni, Verga, Svevo,… nel solco del programma di quinta superiore>>. Tutto per regalare quelle che lui definisce <<suggestioni che potrebbero essere utili agli studenti orfani della scuola in presenza>>.
Insomma, smessi i panni scenici del mitico professor Keating di “L’Attimo Fuggente”, Ettore Bassi diventa prof anche nella vita: <<Non intendo sostituirmi ai docenti né sono influenzato dal mio recente ruolo teatrale – precisa l’attore nato a Bari, formatosi a Torino e ora residente da anni a Conversano – Anzi, in realtà indossare i panni che furono di Robin Williams al cinema era già conseguenza di una mia personale esigenza, forse derivata dall’essere padre di figlie adolescenti: in me si è andato via via sviluppando un senso di protezione paterna verso i ragazzi in genere. Non vorrei essere al loro posto oggi: mi rendo conto che la società attuale impone una frettolosa perdita dell’innocenza che il mondo cerca di “grattare via” prima del tempo, contro natura. La tendenza è di rosicchiare gli anni per trasformare in fretta i soggetti in consumatori, ma così esponiamo i più giovani a tutto senza permettere loro di coltivare i sogni e di guardare il futuro con occhi diversi. Non mi stupisce poi che tanti, troppi cadano in depressione o siano stressati sin da piccoli>>.
Da qui l’idea di Bassi, annunciata sabato scorso su Instagram con l’hashtag #Iofaccioqualcosa ed un video che ha ormai superato le tredicimila visualizzazioni e i duecentocinquanta commenti: <<In genere non sono un grande comunicatore via web, ma ritengo che in questo particolare momento i social possano essere interessanti e utili – racconta Bassi – Vedendo mia figlia e suo cugino che si stanno preparando alla maturità e osservando l’impegno, loro e dei loro docenti, ho pensato di poter fare la mia parte mettendomi a disposizione per leggere passaggi letterari che magari, interpretati da chi lo fa per mestiere, possano essere chiarificatori>>.
E quale è stata la reazione dei cosiddetti follower?
<<Entusiasta, addirittura spiazzante. Hanno spaziato suggerendo i brani più disparati, ma tutti belli, profondi, non per forza legati al programma scolastico. Dopo Pirandello proseguirò con Leopardi, Verga, Manzoni, Svevo,… >>
Come opererà la scelta?
<<Vorrei procedere nel solco del programma di quinta, non limitandomi a leggere ma, a volte, anche “trattando”, rieditando alcune pagine come farò nel caso di Leopardi per rendere più attuale una sua operetta morale. Comunque si accettano suggerimenti da parte di insegnanti e di allievi. L’unico problema qui è recuperare i testi: non li ho tutti con me, ovviamente. Ma troverò una soluzione!>>
Come immagina di integrarsi con la normale programmazione didattica?
<<In sinergia con i docenti. Io pubblicherò i miei post, non so ancora con quale periodicità, e i professori potranno approfondire e usare le mie letture come supporto per ragionarci in classe (virtuale, si intende). Il mio intento è dare un supporto, una suggestione, non sostituirmi a loro. So per esperienza che una lettura attoriale può essere di stimolo: in passato mi è addirittura accaduto che gli stessi autori di brani che ho recitato mi confidassero di avere scoperto nuove sfumature grazie ai “colori” della mia interpretazione>>.
Il Covid19 ha fermato teatri, cinema, musei. Anche lei ha subito uno stop?
<<Sì, ero a metà di “Mi amavi ancora“, tournée teatrale con Simona Cavallari. Mancavano ventiquattro date… Comunque, ci rifaremo. L’importante è non mollare: insomma, resto a casa sì, ma facendo qualcosa che spero sia utile e riscoprendo la bellezza di ciò che studiavo quando ero chino sui banchi del liceo>>.
Il primo appuntamento con le lezioni del prof. Bassi? Qui!